Berliner Boersenzeitung - Alzheimer, potere bioenergetico del corpo può frenare il declino

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Alzheimer, potere bioenergetico del corpo può frenare il declino

Alzheimer, potere bioenergetico del corpo può frenare il declino

Sviluppato orologio energetico predittivo del rischio malattia

Dimensione del testo:

Spostare indietro le lancette dell'orologio bioenergetico del corpo, ovvero ringiovanire la propria capacità di produrre energia, potrebbe difendere dall'Alzheimer con la stessa efficacia del farmaco approvato lecanemab: è quanto suggerisce un lavoro condotto da scienziati del Weill Cornell Medicine. Lo studio, pubblicato su Nature Communications, suggerisce anche che una vita sana può riportare indietro l'orologio bioenergetico, almeno in alcune persone. Uno dei primi segnali di allarme dell'Alzheimer è che le cellule cerebrali iniziano a perdere la loro capacità di produrre e utilizzare l'energia in modo efficiente, ad esempio metabolizzando il glucosio (zucchero), ben prima dell'esordio dei sintomi. Gli esperti hanno studiato un gruppo di molecole chiamate acilcarnitine, che sono associate al declino della cognizione e alla scomposizione o metabolizzazione di grassi e proteine a scopo energetico. Per verificare se alti livelli di acilcarnitina nel sangue possano predire chi è a rischio di sviluppare l'Alzheimer, i ricercatori hanno utilizzato i dati di uno studio su larga scala chiamato Alzheimer's Disease Neuroimaging Initiative. Ebbene è emerso che i livelli specifici di acilcarnitina nei pazienti sono predittivi di quanto sia più o meno grave la loro malattia. Ciò ha portato i ricercatori a definire un orologio bioenergetico basato sulle acilcarnitine, ovvero l'età del metabolismo di una persona rispetto all'età effettiva. Un'età bioenergetica più elevata è collegata a livelli più alti di acilcarnitina, a un peggioramento della patologia di Alzheimer, al declino cognitivo e all'atrofia cerebrale. I ricercatori hanno anche scoperto che le persone con bassi livelli di acilcarnitina (e quindi bioenergeticamente più giovani) subiscono un declino cognitivo più lento. Il beneficio è pari all'efficacia del farmaco lecanemab nel rallentare l'Alzheimer. Infine gli esperti suggeriscono che per rallentare l'orologio bioenergetico di una individuale è importante avere uno stile di vita sano - per esempio, mangiare una dieta a base vegetale e fare esercizio fisico - può aiutare a mantenere bassi i livelli di acilcarnitina, il che significa un'età bioenergetica più giovane.

(P.Werner--BBZ)