Berliner Boersenzeitung - In Italia a rischio gotta il 20% della popolazione adulta

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In Italia a rischio gotta il 20% della popolazione adulta

In Italia a rischio gotta il 20% della popolazione adulta

Tra le cause, l'invecchiamento, l'obesità e l'abuso di alcol

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In Italia, il 20% della popolazione adulta presenta elevati livelli di acido urico nel sangue (iperuricemia), causa diretta della gotta, una malattia del metabolismo caratterizzata da attacchi ricorrenti di artrite. Una patologia tutt'altro che scomparsa, come ricorda la Società Italiana di Reumatologia che invita a sgombrare il campo da leggende e luoghi comuni che la vogliono associata a spiccate doti intellettive e virilità (ne soffrivano da Carlo V a Michelangelo, da Enrico VIII a Galileo, incluso Giacomo Casanova). Tra le cause, l'invecchiamento della popolazione, l'aumento di obesità e diabete, l'abuso di alcol e la diffusione di alcune classi di farmaci. "Non tutti i soggetti con iperuricemia vanno poi incontro alla malattia - spiega Andrea Doria, Presidente della Società Italiana di Reumatologia - che si verifica quando l'accumulo di acido urico deposita dei cristalli a livello articolare, dando origine ad attacchi di dolore acuti e intermittenti ed evolvendo in una forma cronica di artrite. Soffre di gotta l'1% degli adulti in Italia, il 4% negli Usa e l'incidenza della patologia è in costante aumento - continua- a causa dell'invecchiamento della popolazione, dei tassi crescenti di obesità e diabete, di cattive abitudini come l'abuso di alcol, oltreché della diffusione di alcune classi di farmaci: fattori che causano una riduzione della funzionale renale e quindi della capacità di espellere l'acido urico". Con diagnosi precoce, terapie appropriate, sana alimentazione e moderata attività fisica, tuttavia è possibile gestire la malattia e farla regredire. In più, poiché l'iperuricemia è un importante fattore di rischio cardiovascolare, tenerla sotto controllo significa fare prevenzione non solo nei confronti della gotta ma anche rispetto alle patologie cardiocircolatorie e dismetaboliche. "La storia - dichiara Leonardo Punzi, Direttore dell'Istituto di Storia della Reumatologia - ci aiuta a sfatare un altro falso mito, quello dell'alimentazione, che non è l'unica causa dell'ampia diffusione della patologia tra i ceti benestanti del passato, avvezzi al consumo di grandi quantità di carne. Molti gottosi erano, infatti, vegetariani. I veri motivi erano altri: l'uso smodato di alcol e le frequenti intossicazioni da piombo, contenuto anche nei cosmetici dell'epoca. Anche oggi, i pazienti con la gotta raramente raggiungono valori normali di acido urico solo grazie alla dieta. Nella maggioranza dei casi è necessario prescrivere una terapia farmacologica", conclude.

(S.G.Stein--BBZ)