Berliner Boersenzeitung - I miti di Cartier in mostra nei Musei Capitolini

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I miti di Cartier in mostra nei Musei Capitolini
I miti di Cartier in mostra nei Musei Capitolini

I miti di Cartier in mostra nei Musei Capitolini

A Palazzo Nuovo 200 gioielli della collezione Heritage

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(di Patrizia Vacalebri) Le ispirazioni mitologiche trasformate in gioielli dalla maison Cartier, dall'inizio del XX secolo, sono in dialogo con le antiche divinità di Palazzo Nuovo, nei Musei Capitolini - Afrodite, Dioniso, Apollo ed Eracle, Zeus e Demetra, nell'ambito della mostra intitolata "Cartier e il Mito ai Musei Capitolini", in programma dal 14 novembre al 15 marzo 2026. In Campidoglio, a Palazzo Nuovo - originario Museo Capitolino istituito nel dicembre del 1733 da Clemente XII Corsini - sono esposte circa 200 creazioni della maison francese, per lo più provenienti dall'Heritage Cartier Collection, in dialogo con le antiche sculture in marmo della collezione del cardinale Alessandro Albani (nucleo originario della collezione museale di Palazzo Nuovo) e con una selezione di preziosi reperti antichi provenienti dalla Sovrintendenza Capitolina, da istituzioni italiane e internazionali e da collezioni private. Presentata oggi in Campidoglio in una conferenza stampa, curata dalla storica del gioiello Bianca Cappello, dall'archeologo Stéphane Verger, dal sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce e promossa da Roma Capitale, assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, la mostra è organizzata in collaborazione con la maison Cartier e con il supporto di Zètema Progetto Cultura. L'allestimento è a cura di Sylvain Roca, con uno straordinario contributo del maestro Dante Ferretti. "Dalla metà del XIX secolo ad oggi - ha spiegato Bianca Cappello - Cartier ha tratto ispirazione e reinterpretato il repertorio estetico e simbolico dell'antica Grecia e di Roma trasformando motivi millenari in gioielli". "La mostra esplora il modo in cui l'antichità classica - ha proseguito la co-curatrice - ha ispirato le sue creazioni più iconiche ricostruendo atmosfere culturali ed evocando l'evoluzione dell'immaginario legato alla Grecia e a Roma nel corso dell'Ottocento e del Novecento. Particolare attenzione è posta sul profondo legame tra Cartier e l'Italia, specialmente Roma. La mostra offre una prospettiva originale sull'uso del repertorio antico in gioielleria, dai pastiches dei grandi collezionisti e orafi del XIX secolo, come i Castellani a Roma, stile Neoclassico Garland, fino alle opere successive ispirate a Jean Cocteau nel secondo dopoguerra, arrivando alle creazioni odierne". "L'esposizione mette in luce l'uso del repertorio classico greco-romano nelle creazioni Cartier e le trasformazioni della prima metà del Novecento, quando maturò una nuova concezione dell'antichità classica" ha precisato Roca. "La mostra consente diverse letture del rapporto tra gioielli e sculture classiche, che in qualche modo compiono lo stesso percorso" ha sottolineato Claudio Parisi Presicce. Una sezione della mostra è dedicata alle tecniche e ai processi di lavorazione dei gioielli, con riferimenti all'età romana e alle ispirazioni mitologiche che hanno nutrito l'immaginario Cartier dall'inizio del XX secolo. Ma nella sala di Afrodite si viene investiti da un intenso profumo di tuberose. Altre installazioni olfattive realizzate dalla profumiera della maison, Mathilde Laurent, accolgono i visitatori anche nella sala del Fauno Rosso. "Un tempo la profumazione avveniva prima della vestizione delle persone - ricorda Verger - qui anche i profumi sono ispirati ai miti, ad Afrodite che rappresenta la grazia, ad Efesto, la tenacia, alla Pantera che simboleggia l'astuzia". Negli anni Settanta, Cartier cominciò a riunire gioielli, oggetti e orologi. Col tempo si arrivò alla Cartier Collection nel 1983. Oggi la collezione comprende pezzi datati dal 1870 fino al duemila, 170 anni di stile Cartier, circa 3.500 pezzi. Dalla prima nel 1989 al Petit Palais di Parigi, la mostra è stata presentata in 44 mostre monografiche in tutto il mondo.

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(T.Burkhard--BBZ)