Berliner Boersenzeitung - Conclave: l’elezione del Papa

EUR -
AED 4.177664
AFN 79.152998
ALL 98.042259
AMD 436.613779
ANG 2.035635
AOA 1043.592485
ARS 1346.912844
AUD 1.761037
AWG 2.048796
AZN 1.92632
BAM 1.952684
BBD 2.297613
BDT 139.049558
BGN 1.956232
BHD 0.428828
BIF 3387.449896
BMD 1.13743
BND 1.466247
BOB 7.863383
BRL 6.413289
BSD 1.137974
BTN 97.494141
BWP 15.275423
BYN 3.724125
BYR 22293.627549
BZD 2.285832
CAD 1.560725
CDF 3258.737149
CHF 0.937019
CLF 0.027865
CLP 1069.309347
CNY 8.194389
CNH 8.179867
COP 4692.888219
CRC 579.270552
CUC 1.13743
CUP 30.141894
CVE 110.08498
CZK 24.896182
DJF 202.144211
DKK 7.458472
DOP 67.192779
DZD 149.740414
EGP 56.491029
ERN 17.06145
ETB 155.376796
FJD 2.56479
FKP 0.839576
GBP 0.841414
GEL 3.116402
GGP 0.839576
GHS 11.641321
GIP 0.839576
GMD 81.895171
GNF 9862.871387
GTQ 8.739516
GYD 238.078
HKD 8.923093
HNL 29.649687
HRK 7.536038
HTG 148.970974
HUF 403.731025
IDR 18585.548952
ILS 4.002053
IMP 0.839576
INR 97.486678
IQD 1490.721222
IRR 47914.237832
ISK 144.612905
JEP 0.839576
JMD 181.520344
JOD 0.806479
JPY 163.776841
KES 147.012263
KGS 99.468124
KHR 4563.657484
KMF 494.216326
KPW 1023.61698
KRW 1568.162011
KWD 0.348906
KYD 0.948274
KZT 582.834833
LAK 24578.563336
LBP 101961.40144
LKR 340.635477
LRD 227.024738
LSL 20.380524
LTL 3.358535
LVL 0.68802
LYD 6.195114
MAD 10.464188
MDL 19.57251
MGA 5171.701929
MKD 61.539057
MMK 2387.920534
MNT 4069.073049
MOP 9.195945
MRU 44.983219
MUR 51.673398
MVR 17.584906
MWK 1973.233917
MXN 21.884147
MYR 4.828379
MZN 72.693223
NAD 20.381776
NGN 1799.698329
NIO 41.872447
NOK 11.55833
NPR 155.991709
NZD 1.896048
OMR 0.437339
PAB 1.137974
PEN 4.120053
PGK 4.675354
PHP 63.343299
PKR 322.083123
PLN 4.27177
PYG 9092.490904
QAR 4.149215
RON 5.057696
RSD 117.228243
RUB 89.822919
RWF 1610.109478
SAR 4.266219
SBD 9.498413
SCR 16.752852
SDG 683.025354
SEK 10.942849
SGD 1.466939
SHP 0.893841
SLE 25.8422
SLL 23851.338145
SOS 650.356493
SRD 42.25268
STD 23542.504061
SVC 9.956718
SYP 14788.654133
SZL 20.372312
THB 37.12557
TJS 11.265824
TMT 3.986692
TND 3.387395
TOP 2.663979
TRY 44.538914
TTD 7.721611
TWD 34.127789
TZS 3059.686963
UAH 47.26401
UGX 4144.386707
USD 1.13743
UYU 47.442418
UZS 14605.116461
VES 107.881281
VND 29635.73805
VUV 137.443742
WST 3.141209
XAF 654.903319
XAG 0.032947
XAU 0.000339
XCD 3.073961
XDR 0.810913
XOF 654.886074
XPF 119.331742
YER 277.362737
ZAR 20.318764
ZMK 10238.233939
ZMW 30.553976
ZWL 366.251989

Conclave: l’elezione del Papa




Il conclave, uno dei riti più antichi e solenni della Chiesa cattolica, è il processo attraverso il quale i cardinali eleggono il nuovo Papa, successore di San Pietro e guida spirituale di oltre un miliardo di fedeli. Il termine deriva dal latino cum clave, ovvero “chiuso a chiave”, e richiama l’isolamento totale dei cardinali durante le votazioni, un’usanza che affonda le sue radici nel Medioevo. Questo articolo esplora il funzionamento del conclave, le sue regole, i riti e le fasi che portano all’elezione del Pontefice, in un intreccio di tradizione e spiritualità.

Le origini storiche del conclave
L’elezione del Papa non è sempre avvenuta con le modalità attuali. Nei primi secoli, il Vescovo di Roma era scelto dal clero e dai fedeli della città. Tuttavia, con l’aumentare dell’importanza politica del papato, le elezioni divennero oggetto di pressioni esterne. Un episodio cruciale avvenne tra il 1268 e il 1271 a Viterbo, quando i cardinali, incapaci di trovare un accordo dopo quasi tre anni, furono rinchiusi a chiave nel palazzo papale dai cittadini esasperati, che scoperchiarono persino il tetto per spingerli a decidere. Fu eletto Gregorio X, che nel 1274, con la costituzione apostolica Ubi Periculum, formalizzò il conclave, introducendo la clausura obbligatoria e regole severe per garantire un’elezione rapida e libera da influenze esterne.

Le regole moderne del conclave
Oggi, il conclave è regolato principalmente dalla costituzione apostolica Universi Dominici Gregis di Giovanni Paolo II (1996), con modifiche apportate da Benedetto XVI nel 2013. Dopo la morte o la rinuncia di un Papa, inizia il periodo di sede vacante, durante il quale il Collegio dei cardinali gestisce gli affari ordinari della Chiesa senza poter prendere decisioni rilevanti. Entro 15-20 giorni, i cardinali si riuniscono a Roma per il conclave, che può iniziare prima se tutti gli elettori sono presenti.

Solo i cardinali con meno di 80 anni al momento della vacanza della Sede Apostolica possono votare. Attualmente, il Collegio cardinalizio conta 252 membri, di cui circa 135-140 sono elettori, a seconda della data precisa del conclave. La maggior parte di questi è stata nominata da Papa Francesco, il che potrebbe influenzare la scelta del successore verso una linea di continuità riformista. Teoricamente, qualsiasi maschio battezzato e celibe può essere eletto Papa, ma nella prassi moderna il Pontefice è sempre un cardinale presente al conclave.

La preparazione e l’inizio del conclave
Il conclave si apre con una serie di riti solenni. I cardinali partecipano alla messa pro eligendo Romano Pontefice nella Basilica di San Pietro, un momento di preghiera per invocare l’assistenza dello Spirito Santo. Nel pomeriggio, i cardinali elettori si trasferiscono in processione, cantando il Veni Creator, dalla Cappella Paolina alla Cappella Sistina, dove si svolgono le votazioni.

La Cappella Sistina, affrescata da Michelangelo, diventa il cuore del conclave. Qui vengono installati banchi per i cardinali e una stufa per bruciare le schede elettorali, che produce le famose fumate: nera se non c’è un eletto, bianca se il Papa è stato scelto. Per garantire la segretezza, l’area è bonificata da dispositivi elettronici, e i cardinali sono isolati dal mondo esterno, alloggiando nella Domus Sanctae Marthae, una residenza moderna all’interno del Vaticano.

Il processo di votazione
Una volta nella Cappella Sistina, i cardinali prestano un giuramento in latino, impegnandosi a rispettare le regole, mantenere il segreto e, se eletti, servire fedelmente la Chiesa. Il maestro delle celebrazioni liturgiche pronuncia l’extra omnes (“fuori tutti”), e le porte vengono chiuse, lasciando soli i cardinali elettori.

Le votazioni, chiamate scrutini, si svolgono due volte al mattino e due al pomeriggio. Ogni cardinale scrive il nome del candidato su una scheda con la frase Eligo in Summum Pontificem (“Eleggo come Sommo Pontefice”). La scheda, piegata, viene deposta in un’urna dopo un giuramento individuale: “Chiamo a testimone Cristo Signore, il quale mi giudicherà, che il mio voto è dato a colui che, secondo Dio, ritengo debba essere eletto”.

Tre scrutatori contano i voti, mentre revisori e infirmarii (per raccogliere i voti dei cardinali malati) assicurano la regolarità del processo. Per essere eletto, un candidato deve ottenere i due terzi dei voti. Se dopo 33 o 34 scrutini non si raggiunge un accordo, si procede a un ballottaggio tra i due cardinali più votati, che però non partecipano al voto. Anche in questo caso, serve la maggioranza dei due terzi.

Le fumate e l’annuncio
Dopo ogni coppia di scrutini, le schede vengono bruciate nella stufa della Cappella Sistina. Per la fumata nera, si usano sostanze come perclorato di potassio, antracene e zolfo; per la fumata bianca, clorato di potassio, lattosio e colofonia. Le fumate avvengono generalmente intorno alle 12 e alle 19, visibili dal comignolo sul tetto della Sistina, attirando l’attenzione dei fedeli in Piazza San Pietro.

Quando un candidato ottiene i due terzi dei voti, l’elezione è valida. Il decano del Collegio cardinalizio chiede al prescelto: “Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?” e, in caso di risposta affermativa, “Quo nomine vis vocari?” (“Come vuoi essere chiamato?”). Il nuovo Papa sceglie il nome e si ritira nella “stanza delle lacrime” per indossare i paramenti pontifici.

Il conclave si conclude con il Te Deum e l’annuncio pubblico. Il cardinale protodiacono appare dalla loggia della Basilica di San Pietro e pronuncia l’Habemus Papam, rivelando il nome del nuovo Pontefice. Il Papa impartisce poi la benedizione Urbi et Orbi, inaugurando ufficialmente il suo pontificato.

La durata e il significato del conclave
La durata del conclave varia. Nel 2013, per eleggere Papa Francesco, furono necessari cinque scrutini in due giorni; nel 2005, per Benedetto XVI, bastarono quattro scrutini in 24 ore. Il conclave più lungo della storia, tra il 1268 e il 1271, durò 33 mesi. Oggi, le regole moderne e l’isolamento favoriscono decisioni più rapide, ma il processo rimane un momento di profonda riflessione spirituale.

Il conclave non è solo un’elezione, ma un rito che unisce tradizione, fede e responsabilità. Sotto lo sguardo del Giudizio Universale di Michelangelo, i cardinali sono chiamati a discernere la volontà divina, scegliendo chi guiderà la Chiesa in un mondo in continua evoluzione.